OLANDESE E CARTONATO
Sono due tipi di copertina per la rilegatura di stampati.
La copertina cartonata è costituita da una plancia, che riveste un cartone rigido diviso in tre parti, tali da costituire: il piatto della copertina anteriore, il dorso e il piatto della copertina posteriore.
Questa plancia, è solitamente più grande del formato finale di copertina, allo scopo di ripiegarla (risvoltarla) per ricoprire perfettamente tutto il cartone.
All’interno, sulla parte centrale (dorso) si incolla il blocco libro rilegato e si fissa ulteriormente il tutto applicando due “risguardi”, ovvero pagine supplementari che completano il libro, cioè incollate da una parte al blocco libro stesso, dall’altra all’interno delle plance.
Unendo cosi il blocco libro rilegato alla copertina, si aumenta la “tenuta” e si copre il bordo risvoltato della plancia che riveste il cartone.
Volendo si possono aggiungere capitelli, segnalibri di colore anche personalizzati.
Il prodotto così ottenuto, di pregio superiore alla semplice brossura (cioè catalogo con copertina in carta più pesante e non accoppiata a cartone), è un libro/volume con la copertina rigida spesso utilizzata per i classici libri d’arte o comunque edizioni di pregio.
La copertina “olandese” è molto simile ma meno rigida. Praticamente la differenza consta nel materiale che si utilizza per accoppiare la plancia.
Solitamente, al posto del cartone decisamente robusto come visto nel cartonato, si accoppia la plancia ad un cartone più sottile e meno tenace e volendo, si aggiunge anche uno strato di materiale poroso tipo gomma per renderla ancora più morbida (esempio agende).
La consistenza è inferiore al cartonato ma la veste è ugualmente importante e si adatta perfettamente alle pubblicazioni di carattere più commerciale.
In entrambe le soluzioni, la plancia che si utilizza, può essere composta da carta, stampata a più colore e con le varie finiture possibili, oppure in materiali diversi, quali stoffe, sete, pelle ecc.
Paolo Taviani
Ufficio Tecnico