Come si crea un pantone

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Come si crea un Pantone

Il nome Pantone deriva dall’omonima società statunitense che, nel 1962, ha introdotto una delle innovazioni più importanti nel design moderno: una nuova tavolozza di colori che ha rivoluzionato il mondo del design e della tipografia (ma anche dell’industria chimica!).

I colori Pantone sono spesso indicati con il nome di “tinte piatte” (o spot colors) e sono utilizzati dai centri di stampa professionali in tutto il mondo. Sono consigliati quando, per un lavoro, è necessario disporre di un colore che sia coerente al 100% con quello che visualizziamo sul monitor di un pc. In pratica, rappresentano un insieme di colori che sono “standardizzati” per tutte le stampanti esistenti.

Il sistema Pantone è stato messo a punto negli anni ’50 per poter classificare i colori e “tradurli” nel sistema di stampa a quadricromia grazie ad un codice. I colori, coi relativi codici, sono quindi inseriti in un catalogo, denominato in italiano “mazzetta“, dove è possibile “sfogliarli” e selezionarli. Ogni colore nel sistema Pantone ha un nome o un numero univoco. La maggior parte dei designer e delle tipografie possiedono (o almeno dovrebbero) una mazzetta Pantone, che utilizzeranno quando dovranno selezionare un colore specifico per un lavoro.

Esistono anche diverse opzioni di colore Pantone “metallico”. Vengono spesso utilizzati nella creazione di identità aziendali e nel logo design, in quanto necessitano più di altri della massima coerenza sia in fase di progettazione che di stampa.

A prescindere dal numero di copie da stampare, il colore risultante sarà il medesimo per tutte. A differenze dei colori CMYK, i colori Pantone possono essere più costosi! Per questo motivo, vengono generalmente utilizzati solo per lavori limitati all’uso di 1-3 colori.

La mazzetta Pantone viene usata principalmente nella stampa offrendo precisi riferimenti dei colori per aiutarti a trovare esattamente il colore che stai cercando. È importante ricordare che il Pantone definisce i colori secondo la convenzione CMYK, non RGB. CMYK è l’acronimo di Cyan, Magenta, Yellow, e Black (Turchese, Magenta, Giallo e Nero). Il bianco nella stampa offset non è incluso, perché è generalmente il colore della carta su cui si stampa.

L’utilizzo del Pantone è semplice, basta andare nell’indice e cercare il numero di pantone richiesto dal cliente, una volta trovato si possono vedere le percentuali dei colori da utilizzare per la creazione dello stesso, preparati e pesati i vari colori basta miscelarli bene con una apposita “paletta” ed il gioco è fatto.

Leonardo Petrini

Direzione Tecnica

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