Differenza fra quadricromia ed esacromia

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La quadricromia è una combinazione di colori ciano, magenta, giallo e nero (CMYK) ma non è l’unica combinazione cromatica utilizzata nella stampa, esiste anche l’esacromina che come indica il nome è una stampa a sei colori, oltre ai quattro colori ciano, magenta, giallo e nero si aggiungono l’arancione e il verde (CMYKOG) oppure il magenta e il ciano in tonalità più chiara (CcMmYK).

Il CMYKOG estende l’insieme dei colori riproducibili e ci porta ad avere una stampa più ricca di colori rispetto al CMYN, mentre il CcMmYK perfeziona le sfumature, soprattutto in aree a bassa saturazione.

La stampa in esacromia permette di realizzare un prodotto di alto livello su diversi supporti oltre alla carta, grazie all’ausilio dei plotter.

I colori sono definiti al punto tale da raggiungere la qualità di stampa fotografica perché viene steso in modo più uniforme anche grazie alla presenza di una gamma cromatica più ampia.

Generalmente è consigliabile l’esacromia su progetti dove i colori chiari sono predominanti, infatti la resa finale di stampa risulta più brillante raggiungendo il punto di colore visualizzato a monitor.

La qualità è di molto superiore nelle stampe esacromatiche rispetto a quelle fatte in quadricromia perchè la gamma, o gamut, è molto più ampia rispetto a quest’ultima, il processo CMYK riproduce la realtà dei colori con una fedeltà all’incirca del 50% mentre l’esacromia all’incirca dell’80%, da questi dati si evince che l’esacromia si avvicina molto di più alla gamma RGB.

Leonardo Petrini

Direzione Tecnica

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