L’importanza di avere un codice etico, reale e non solo sulla carta.
Un codice etico è sinonimo, prima di tutti di “Patto” tra brand, clienti e dipendenti. Un patto che non può essere relegato a un pezzo di carta stampato su una brochure o in una bella paginetta on line di un sito internet.
Redigere un codice etico equivale a prendere un impegno e a mostrare la propria visione di fare impresa in maniera socialmente responsabile, tracciando una propria identità che si fonda su valori che andranno nel corso degli anni “rigorosamente” rispettati e tutelati da ogni risorsa aziendale. Senza eccezioni.
Oggi, più che mai, i valori etici come il rispetto per l’ambiente, per i propri dipendenti, per i processi di produzione; partendo dalla scelta dei fornitori fino ad arrivare al prodotto finale permettono all’azienda di creare, consolidare e arricchire una cultura aziendale che nel tempo è destinata a fare la differenza, perché il mondo è radicalmente cambiato e, presto, non sarà più “il prezzo” a fare la differenza, ma saranno le scelte e la storia che il marchio saprà raccontare con le proprie azioni.
Ad esempio, un brand che utilizzerà cataloghi e materiali vari su carta scadente, economica, stampata in maniera “unprofessional” verrà associato definitivamente a quei materiali dal consumatore finale. Lo stesso discorso vale per i propri dipendenti che un base all’amore, la professionalità, il sorriso che dimostreranno verso la propria azienda diffonderanno un messaggio sul territorio che si rivelerà un valore maggiore di qualsiasi campagna ADV.
Per questo è essenziale che ogni individuo legato al brand sia richiamato a quelle responsabilità personali a cui è affidata l’efficacia di una reale applicazione del Codice Etico.
Ma quali sono i valori di un’azienda?
Orientamento al cliente: comprendere il mercato entro il quale Artemide agisce e considerare l’impatto sui clienti di ogni azione e comportamento.
Responsabilità e tensione ai risultati: tendere con determinazione ai risultati, impegnandosi personalmente nella definizione dei programmi, nel monitoraggio dello sviluppo e nella generazione di risultati.
Trasparenza: Essere aperti e corretti circa i risultati finanziari. Essere preparati a dissentire se esiste una scelta alternativa. Accettare differenti punti di vista e incoraggiare il cambiamento. Scambiarsi reciprocamente le informazioni a tutti i livelli dell’organizzazione.
Innovazione: essere i primi a immaginare soluzioni radicalmente nuove di prodotto, servizio, processo che possano essere effettivamente implementate, perseguendo
l’eccellenza senza accettare gli standard correnti come livello soddisfacente.
Integrazione e rapidità: sviluppare la capacità di intuire velocemente di come uno specifico comportamento si inserisca in un quadro di business più ampio, Cooperando trasversalmente e all’interno delle funzioni aziendali e delle articolazioni geografiche in direzione di un obiettivo comune.
Eccellenza professionale: aggiornare costantemente il proprio Know-how tecnico e usare questa leva per essere i primi. Lavorare con metodo, seguendo le regole e provando soddisfazione per quello che si ottiene.
Viviamo in un mondo sempre più globalizzato, dove le informazioni girano a velocità esponenziali. Un mondo dove i social media imperversano e spesso dettano legge e non hanno memoria del passato. Non ci si può più nascondere dietro muri medioevali, ma è necessario mostrare la propria faccia, mettere a nudo la propria visione del mondo senza bluffare perché Il segreto di un bluff vincente è non bluffare.
Giovanni Scafoglio