Grafiche MDM premiata tra le aziende eccellenti della Romagna

Sono 30 le eccellenze imprenditoriali romagnole che hanno ottenuto il riconoscimento Excelsa – Romagna Award, l’iniziativa biennale nata nel 2011 per dare visibilità alle aziende eccellenti ed evidenziare il fine ultimo di fare impresa: generare benessere collettivo e diffuso, tra queste Grafiche MDM premiata per Keat.

Per il 2021 Confindustria Romagna ha voluto un’edizione straordinaria

che tenesse conto del periodo senza precedenti dovuto all’impatto della pandemia sugli assetti economici e sociali. Sono state così portate alla luce le storie di successo delle imprese che hanno sconfitto la pandemia, reagendo e riuscendo a mettere a segno risultati eccellenti anche nel 2020.

La cerimonia si è svolta al MarePineta Resort di Milano Marittima

dove il presidente di confindustria Romagna Paolo Maggioli ha spiegato la “necessità di spostare l’attenzione sui protagonisti di questa ripresa che stiamo vivendo” .
“Ci è sembrato doveroso mettere in risalto anche i progetti che, nell’emergenza sanitaria, avrebbero potuto rischiare di venire accantonati e invece sono stati portati avanti nonostante tutto. È stato un modo per ringraziare chi ha trovato tempo ed energie per proseguire o lanciare iniziative di sostenibilità in tutte le sue declinazioni.”

il vice presidente con delega alla responsabilità sociale di impresa, Danilo Casadei ha aggiunto che “la manifestazione è stato un modo per ringraziare chi ha trovato tempo ed energie per proseguire o lanciare iniziative di sostenibilità in tutte le sue declinazioni”.

È intervenuto anche Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria per le Filiere e le Medie Imprese
“Le imprese premiate oggi dimostrano che, pur nella complessità di questo ultimo anno, la manifattura italiana è solida, ha capacità di evolversi, innovare e di continuare a svolgere un ruolo per lo sviluppo della società e del Paese. È una ricchezza anche culturale che va non
solo preservata, ma alimentata. Per questo è importante affrontare i grandi temi, dal costo dell’energia, al lavoro, la fiscalità per consentire alle imprese di affrontare l’impegno richiesto in questa fase di transizione digitale ed ecologica, che è una sfida enorme in termini di investimenti e capacità di innovazione.”

Grafiche mdm, ha ritirato il premio per mano del ceo Carlo Manetti, per il proprio brevetto Keat
“una idea nata a seguito della borsa di studio che abbiamo pensato di offrire agli studenti della Università di Bologna distaccamento di Forli Cesena. L’obbiettivo dato raggruppava essenzialmente le linee guida di grafiche mdm, rispetto dell’ambiente, codice etico e qualità”.
I vincitori hanno ripreso e aggiornato un vecchio brevetto dell’azienda, di fatto creando una tovaglietta mono uso, ripiegata meccanicamente senza utilizzo di colle, all’interno della quale inserire posate e tovagliolo. Principalmente adattabile al food delivery, permette anche di non avere contaminazioni essendo appunta chiusa e mono uso”.

I libri, 1000 anni di storia e non sentirli

Dalla tavoletta d’argilla al kindle un salto lungo mille anni.
Come sono nati i libri? Siamo all’incirca nel 4000 a.C. quindi, come potete immaginare, molto lontani dal libro così come lo intendiamo oggi. A dirla tutta, prima di questo momento non sembra nemmeno essere comparsa alcuna forma di scrittura. Sono i Sumeri, l’antico popolo che viveva nella Mesopotamia meridionale, a inventare il primo sistema di scrittura documentato: la scrittura cuneiforme. I segni venivano impressi con un utensile appuntito su una tavoletta di argilla che veniva poi fatta asciugare. Le incisioni erano brevi e sistemate in forma piramidale, a vederle ricordano appunto dei cunei. 1000 anni di storia che racconteremo in questo articolo.

Poi venne il tempo dei papiri
Dobbiamo fare un bel balzo avanti nel tempo per ammirare i primi rotoli di papiro. I primi ritrovamenti datano 2400 a.C. e sono originari dell’Egitto. Il papiro viene ricavato dal midollo dell’omonima pianta che cresce lungo le sponde del Nilo. Il midollo, estratto dal gambo, veniva tagliato a strisce, pressato, incollato e asciugato. Il risultato? Un foglio su cui si poteva scrivere con un calamo affilato, ricavato dal gambo di una canna. I singoli fogli venivano poi incollati in rotoli che raggiungevano anche 16 metri di lunghezza.

Le tavolette di cera, gli antichi “tablet”
Nell’antica Roma e in Grecia iniziano a circolare delle tavolette di cera molto più pratiche dei precedenti supporti per la scrittura. Si tratta di piccoli blocchi di legno che venivano ricoperti con strati e strati di cera e incisi con la punta di uno stilo (di legno, di metallo, di osso o di avorio). Le tavolette potevano essere raschiate e riutilizzate. Di innovativo avevano la forma: le tavolette (che ricordano gli attuali tablet) erano unite insieme a una estremità attraverso fili di corda o di ferro. Siamo di fronte all’antenato dei raccoglitori ad anelli e dei libri rilegati.

I codici, un passo avanti verso i libri
Siamo giunti alla più grande rivoluzione nella storia del libro. Una rivoluzione che, proprio come quella che stiamo vivendo oggi, ha suscitato reazioni contrastanti nei lettori. I Romani li chiamavano “codici”, un nome che deriva dal latino caudex (corteccia, tronco d’albero). I codici avevano l’aspetto del libro così come lo intendiamo oggi: erano protetti da una copertina di legno (o di fogli di papiro o di pergamena incollati) e al loro interno custodivano fogli di papiro scritti su entrambi i lati. 1000 anni di storia e non sentirli.

Manoscritti miniati
È bene ricordare che già nel 105 d.C., nella lontana Cina, Cai Lun aveva inventato la carta. Ancora, però, bisogna aspettare un po’ di tempo per vedere il primo libro rilegato con pagine di carta. Nel 400-600 d.C. appaiono i primi manoscritti miniati su fogli di pergamena. Questi preziosissimi libri erano scritti a mano dai monaci, decorati con materiali preziosi come l’argento e l’oro, colorati con tinte brillanti e arricchiti di illustrazioni dettagliate.

Il primo libro stampato
Un bel frammento della storia del libro coincide con la storia della stampa, che possiamo far partire dal VI secolo d.C., quando in Cina viene inventato il primo processo di stampa con blocchi di legno. Il blocchetto di legno, con caratteri scolpiti in rilievo, veniva bagnato con l’inchiostro e stampato sul foglio, a mo’ di timbro. Uno dei primi testi stampati con questo sistema – o, almeno, uno dei più antichi giunti a noi – è una copia del Sutra del Diamante, datato 868 d.C.: si tratta di un rotolo composto da sei fogli di carta lungo oltre cinque metri.
I caratteri mobili e la Bibbia di Gutenberg.
Siamo giunti a un’altra tappa decisiva nella storia del libro e alla più importante nella storia della stampa: l’invenzione dei caratteri mobili. Rimaniamo in Cina, perché è qui che nel 1041 il tipografo Bi Sheng inventa i caratteri mobili in argilla. Nel 1298, Wang Zhen perfeziona l’invenzione: sostituisce il legno all’argilla e inventa un sistema di tavole girevoli che migliora la tecnica di stampa. Chi perfezionerà e porterà questo sistema in Europa è l’orafo tedesco Johannes Gutenberg. Il primo libro stampato con la nuova macchina è la “Bibbia di Gutenberg”, che vide la luce il 23 febbraio 1455 con una tiratura di 180 copie. Di queste solo una ventina sono giunte a noi.

Carta stampata e libri digitali, 1000 anni di storia
Ebbene nonostante le apparenze, I giovani preferiscono i libri di carta. Secondo un sondaggio della Bookseller Children’s Comference, il 64% degli intervistati tra i 16 e i 24 anni li adora, mentre il 20% non sa rinunciare a nessun formato di libro. Dopo il boom iniziale degli ebook, soprattutto per la comodità di trasporto, negli ultimi tempi le vendite della carta stampata stanno ritornando ad aumentare. Scopriamo le ragioni di questo cambio di tendenza. Qualcuno afferma che l’odore della carta, associato alle sensazioni e ai ricordi che richiama, è uno dei motivi che spinge ad entrare in una libreria fisica. Per molti in realtà è un aspetto sgradevole, affascinati invece dal fatto di poter prendere in mano un libro reale, girando delle pagine vere e proprie.
Nonostante tutto, la storia, qualche acciacco e l’età, a quanto pare il libro in carta gode ancora di ottima salute ed è ancora ben lungi dal tramontare.

Cento anni… a volte quando non ci si vede per molto tempo con un amico si tende a dire “sembra un secolo che non ci si vede”. Ecco Noi di Grafiche MDM esistiamo dal 1925, sembra un secolo… …anzi no. E’ quasi un secolo che mettiamo su carta i tuoi valori.
Un secolo che abbiamo trascorso a “mettere su carta” i vostri progetti, le vostre speranze, i vostri titoli accademici. Abbiamo stampato i vostri biglietti da visita, ricevuto milioni di preventivi, i più disparati dei preventivi, rispondendo a tutti e mettendoci sempre al servizio del cliente e delle sue idee. E lo abbiamo sempre fatto con passione, nella consapevolezza di quanto questo lavoro sia importante e strategico per chi si affida a noi. Ma anche emotivo e sffettuoso.
No non è una sviolinata è la pura e semplice verità poiché ricordiamo ancora la prima tesi di laurea che un’emozionatissima laureanda ci ha portato affinché venisse stampata. O le partecipazioni di matrimonio, e delle centinaia di migliaia di biglietti da visita stampati per persone che cominciavano una nuova attività imprenditoriale.

A volte capitava che un cliente ci contattasse per una brochure e alla fine ci ritrovavamo a realizzare per lui tutta la comunicazione cartacea. Perché a ogni domanda, a ogni richiesta, a ogni dubbio, abbiano sempre, e continueremo sempre a rispondere con cortesia e professionalità mettendo sempre la persona, e non il cliente, al centro del nostro concetto di lavoro.

Stesso discorso per i libri che abbiamo stampato con amorevole attenzione nella consapevolezza che bisogna leggere e tenere qualcosa di stampato tra le mani, per sentire il peso della cultura, della storia. Per sentire il profumo della vernice stampata emozionandosi aprendo la copertina e sfogliando le pagine stampate su “belle” carte e con gusto. E dobbiamo tramandare questi valori ai nostri figli, ai nostri bambini perché è l’unica strada che possa condurci verso un futuro migliore.

Dal 1925, da quasi 100 anni, mettiamo su carta i tuoi valori, la nostra storia racconta di stampe, progetti, soluzioni, idee, sviluppo di brevetti con altre aziende per loro prodotti di packaging e tanto, tanto altro ancora.

Scrivici una mail o vieni a trovarci, potrai toccare con mano quanto ciò che raccontiamo sia vero!

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Per molti comincia il periodo delle ferie e delle vacanze e come è giusto che sia, ci si prende un periodo per rilassarsi e ricaricare le pile dopo un 2021 di certo non semplice.

Noi di grafiche MDM abbiamo però fatto una scelta diversa, in linea con la nostra filosofia etica: non fermarci in modo da stare al fianco di piccole e grandi imprese che in questo periodo hanno bisogno di produrre per poter ripartire con slancio ed entusiasmo da settembre.
Come detto, ad agosto non ci fermeremo per rispettare le diverse commesse italiane dei nostri partner più fedeli che ci seguono da anni e diversi lavori che ci giungono dal mercato europeo.
Per noi l’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che produciamo, cercando di migliorarci costantemente e trovando sempre la soluzione adatta che faccia al caso di chi si affida a noi. Ma non ci fermiamo neanche nella continua ricerca, senza fermarsi, perché per noi Grafiche MDM non è solo un brand ma è la nostra storia d’amore, e, come le grandi storie d’amore, la passione continuerà ad alimentarci sempre di più con il passare degli anni.

L’estate è arrivata, agosto sarà un mese caldo, forse tra i più caldi, in ogni senso e sotto ogni punto di vista, ma non sarà certo ciò a rallentare il nostro entusiasmo.
Ringraziamo tutti quelli che sono al nostro fianco, i clienti, i fornitori e in particolar modo i dipendenti per la disponibilità continua che ci dimostrano, noi non ci fermiamo.

Noi siamo qui, pronti. Se avete bisogno di noi risponderemo: presente!

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𝗘𝗮𝗿𝘁𝗵 𝗢𝘃𝗲𝗿𝘀𝗵𝗼𝗼𝘁 𝗗𝗮𝘆, 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟭
‘𝑭𝒓𝒂 𝒍𝒆 𝒄𝒂𝒖𝒔𝒆 𝒑𝒓𝒊𝒏𝒄𝒊𝒑𝒂𝒍𝒊 𝒄𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒍’𝒂𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒊𝒎𝒑𝒓𝒐𝒏𝒕𝒂 𝒆𝒄𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒄𝒂 (𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒂𝒍𝒄𝒐𝒍𝒂 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒓𝒊𝒔𝒐𝒓𝒔𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒖𝒎𝒂 𝒄𝒊𝒂𝒔𝒄𝒖𝒏𝒐) 𝒆 𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒇𝒐𝒓𝒆𝒔𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆’

Giovedì 29 luglio cade l’Earth Overshoot Day, giorno in cui vengono esaurite le risorse naturali per l’anno in corso. La data è ancora più anticipata rispetto allo scorso anno, quando fu il 22 agosto, mentre nel 1970 le risorse venivano esaurite il 29 dicembre.
Ogni anno la data ricorre sempre prima: nel 1970, per esempio, la giornata era stata il 29 dicembre, e via via negli anni ha anticipato. Dunque il Pianeta, come sta accadendo appunto negli ultimi decenni, dal 29 luglio comincerà ad utilizzare terreni, acqua, risorse minerarie dell’anno prossimo, dimostrando ancora una volta che lo sta sovrasfruttando.
Fra le cause principali del sovrasfruttamento ci sono l’aumento dell’impronta ecologica e la deforestazione: per quest’anno è stato calcolato un aumento del 6,6% dell’impronta di carbonio e un calo dello 0,5% della biocapacità delle foreste a livello globale, sull’anno precedente. Secondo alcune stime, ricorda l’organizzazione di ricerca internazionale, per posticipare la data, un dimezzamento delle emissioni globali di carbonio servirebbe a spostare l’Earth Overshoot Day di 93 giorni, ovvero di oltre tre mesi.
L’Italia, quest’anno, ha esaurito il budget molto presto, il 13 maggio, e da allora è in debito con la Terra per l’alimentazione (frutta, verdura, carne, pesce, acqua), l’energia (legna, combustibili) e altri prodotti, che tocca anche importare.
Nel 2021 il primo Overshoot day è stato in Qatar il 9 febbraio, a marzo lo è stato per Emirati Arabi Uniti (il 7), Canada e Stati Uniti (il 14), in aprile ha riguardato, tra gli altri, Corea (5), Singapore (10), Israele (16), Russia (17) e maggio Germania (5), Giappone (6), Francia (7). A giugno la Cina (il 7) mentre l’ultimo Overshoot day dell’anno riguarderà l’Indonesia il 18 dicembre.

𝗦𝗮𝗹𝘃𝗮𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗲𝘁𝗮, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶, 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 Grafiche MDM 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽i𝘂𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗖𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 (𝗙𝗦𝗖, 𝗜𝗦𝗢 𝟵𝟬𝟬𝟭 𝗲 𝗜𝗦𝗢 𝟭𝟰𝟬𝟬𝟭) 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲, unitamente all’utilizzo di prodotti con certificazione ambientale, 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝗹𝘁𝗶 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝗰𝗼𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗚𝗿𝗲𝗲𝗻.
𝗣𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘃𝗮𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗖𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗲 𝗙𝗦𝗖 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶.

#grafichemdm #since1925 #thegreenwaytoprint #nicetoprintyou #fsc FSC Italia #certificazione

Ufficio MKT

Il lavoro di squadra paga sempre, nello sport come nel business

Gli europei l’hanno da poco dimostrato definitivamente:
Dalla competitività del mercato professionale scaturisce l’esigenza per molte aziende di modificare con una certa frequenza l’assetto organizzativo; in una ottica tendente ad ottimizzare competenze e professionalità. investendo sulle proprie risorse umane, tramite la formazione, lo studio e la sperimentazione di nuovi metodi, prodotti e processi, il tutto in accompagnamento alle tecnologie costantemente in evoluzione

E in un mercato sempre più competitivo e aggressivo, lavorare in team affiatati rappresenta una risorsa importantissima, che consente di raggiungere e di migliorare la profittabilità. In poche parole: Il lavoro di squadra paga sempre, nello sport come nel business.
L’effettiva potenzialità di un gruppo di lavoro
L’unione delle forze (in Italia) è un concetto ancora in parte astratto, ma considerando le difficoltà che tante realtà incontrano per rimanere competitive sul mercato, è il caso forse di iniziare a familiarizzare con il cosiddetto lavoro di gruppo.
Il fondatore del gruppo Virgin, Richard Branson, sostiene che il lavoro di squadra è uno dei ‘segreti’ del suo successo; e considerando il colosso che rappresenta, c’è da credergli!
Ma cosa vuol dire lavorare in gruppo? E come ci si riesce?
Per capire come lavorare in team, dobbiamo prima capire cos’è un team. Possiamo definire un team come un gruppo di persone che hanno caratteristiche personali e competenze professionali complementari, le cui azioni e interazioni sono finalizzate al raggiungimento di un obiettivo comune, condiviso e chiaro.
Per fare un team ci vogliono quindi le persone. E per fare un buon team, ci vuole un buon team leader, ovvero una persona che stia a capo del gruppo e che sappia aggregare i consensi, convogliare le energie verso un obiettivo condiviso e riuscire a mantenere sempre alta la motivazione di tutti i membri del gruppo.
Come lavorare in gruppo? Le dieci regole fondamentali:

1- Fare domande ed incoraggiare l’altro a parlare; chiedere feedback agli altri; accettare punti di vista differenti dal proprio;

2- Esprimere le proprie opinioni o punti di vista, sostenere i propri diritti, parlare in prima persona ed in modo diretto; affermare necessità, aspettative, desideri, cioè chiarire a sé stessi e agli altri che cosa si vuole ottenere, esprimere dubbi, critiche o complimenti;

3- Valutare le critiche ricevute prima di reagire, cercare suggerimenti, riconoscere i propri errori;

4- Responsabilizzarsi per il risultato del gruppo; cercare di “risolvere il problema” invece che “cercare il colpevole”;

5- Affrontare i problemi e organizzare il lavoro insieme agli altri, senza isolarsi, collaborare e condividere con gli altri le decisioni da prendere;

6- Favorire lo sviluppo di un clima sereno, infondere fiducia, gioia e benessere nell’ambiente in cui si vive;

7- Incoraggiare, valorizzare e “premiare” i risultati del proprio gruppo di lavoro/proteggere il gruppo e la sua reputazione, condividere i propri meriti con gli altri;

8 – Cambiare comportamento, strategia o referente a seconda della situazione;

9 – Rimettere in discussione la propria posizione e/o le proprie idee; adattare il proprio comportamento e modificare le proprie opinioni in relazione a maggiori informazioni ricevute;

10 – Individuare e proporre diverse alternative di scelta/comportamento che interessano l’interlocutore o il gruppo;

Per noi di Grafiche MDM organizzare il lavoro del team è uno stile di vita, una vera e propria filosofia. Per noi è importante far sì che il lavoro si mantenga collaborativo e il clima motivante. Il risultato è sotto l’occhio di tutti i nostri clienti e partner: qualità, professionalità, ascolto, il tutto messo al servizio degli imprenditori che ogni giorno si affidano a noi.

In un mondo che guarda sempre più al green, dove le nuove generazioni tendono a informarsi e a privilegiare chi presta cura verso l’ecosostenibile, diviene strategico oltre che fortemente etico, fare scelte perentorie. Una di queste è l’utilizzo di inchiostri vegetali e additivi alla produzione grafica che rispettino l’ambiente e tutte le persone, da chi produce a chi semplicemente toccherà un qualsiasi stampato. Chiunque sfogli o semplicemente entri a contatto con uno stampato è giusto che sia protetto, a partire dai nostri figli, che si tratti di un quotidiano piuttosto che di un libro o di una semplice tovaglietta e non si tratta di semplice Green Marketing.

Partiamo dalle normative UE in merito e in particolare degli inchiostri, specialmente di quelli a contatto con gli alimenti. La sicurezza degli inchiostri da stampa sui materiali a contatto con gli alimenti è stata a lungo oggetto di discussioni a livello UE. La Commissione europea ha annunciato l’avvio dei lavori per l’armonizzazione delle regole. Con priorità alle stampe su carta e cartone che avvolgano i cibi. Il regolamento quadro europeo definisce un principio generale di sicurezza, specificando che imateriali a contatto con alimenti e articoli devono venire fabbricati in conformità con le GMP (Good Manufacturing Practice) affinché gli stessi non cedano i loro costituenti ai prodotti alimentari in quantità tale da rappresentare un pericolo per la salute umana, comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari o delle sue proprietà organolettiche.

E’ però evidente che presto ci sarà un nuovo giro di vite sui protocolli relativi all’uso e alla composizione degli inchiostri, con una serie di regolamentazioni sempre più dettagliate e meno “vaghe”.

Grafiche MDM ha da tempo fatto la sua scelta, utilizzando per le proprie produzioni inchiostri vegetali. Una scelta etica in assoluta coerenza con la nostra filosofia aziendale. La composizione dei nostri inchiostri vegetali è molto simile a quella degli inchiostri tradizionali, con una sola differenza: gli oli minerali sono sostituiti in parte da oli vegetali. Questi inchiostri garantiscono una riduzione dei Cov (composti organici volatili) e una maggiore facilità nel riciclo dei prodotti stampati, in quanto le vernici e i diluenti che rientrano nella loro formulazione sono esclusivamente di origine vegetale. In assenza di oli minerali il solvente presenta una tossicità minima e sfrutta risorse rinnovabili anziché minerali petrolchimici. Le materie prime impiegate provengono, nel complesso, per l’80-85% da materie rinnovabili, mentre il resto è costituito da pigmenti e additivi. Se questi inchiostri sono abbinati a prodotti di lavaggio appropriati si può, con ragione, parlare di inchiostri ecologici.

Questa scelta non incide minimamente nella qualità del prodotto, anzi il prodotto migliora, questo perché le tecnologie di stampa attuale prediligono inchiostri caratterizzati soprattutto su una base di olî vegetali rinnovabili, piuttosto che su prodotti derivati da idrocarburi, rendendo gli scarti facilmente rinnovabili.
Ecologia e compatibilità ambientale sono concetti sempre più diffusi e che sempre di più coinvolgono i vari aspetti della produzione industriale, compresa quella della stampa e degli inchiostri ed è per questo che grafiche MDM con le proprie certificazioni ha sposato questi concetti. Ma questa nostra scelta può rivelarsi un’arma in più per i tuoi prodotti poiché il Green marketing si rivela, giorno dopo giorno, sempre più strategico per la promozione di prodotti, servizi o attività descritte come ecologicamente sicure o più sostenibili a livello ambientale.

Questo tipo di pratica nasce come risposta all’effetto nocivo dell’uomo sul pianeta e alla necessità di affrontare il problema, ponendo enfasi sul contributo delle aziende nel ridurre questo impatto. Scegli di rendere i tuoi prodotti sempre più green, prenditi cura dei tuoi clienti e delle nuove generazioni utilizzando materiali certificati ed eco solidali e scoprirai quanto i benefici di tale scelta possano diventare tangibili. In poche parole affidati a chi, come Grafiche MDM, non si è improvvisata green da un giorno
all’altro, ma lo è per scelte radicate nel tempo che le hanno dato una consapevolezza, una conoscenza tecnica ed esperienziale che difficilmente riscontrerai in altre realtà del territorio.

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Primi segnali di ripresa nel settore della cartotecnica

Grafiche MDM, ha deciso di restare al fianco di piccole, grandi imprese e imprenditori
anche durante il periodo estivo, restando operativi anche durante tutto il mese di agosto.
Il nostro intento è quello di poter consegnare senza ritardi o alcun tipo di imprevisto che
necessitano consegne durante il periodo estivo e, soprattutto, per le scadenze relative agli
eventi di settembre ecco perchè resteremo aperti per ferie

Questa scelta si colloca nella nostra filosofia di adottare sistemi e modelli di economia
circolare che siano sostenibili e in grado di gestire in modo consapevole ed efficiente le
risorse del pianeta. Per questo continuiamo a investire anche in tecnologia nella
consapevolezza della necessità il bisogno di reinvertarsi, facendoci aiutare dal digitale,
che è fondamentale nel nostro settore.

Detto questo, Grafiche MDM resta dell’idea che le spese necessarie per affrontare lo
shock pandemico e assicurare la ripresa dovrebbero essere accompagnate da un piano
credibile per ancorare una significativa ricrescita. L'uscita dalle misure di sostegno
dovrebbe procedere in tandem con la ripresa, ma gli aiuti dovranno rimanere disponibili fin
quando la ripresa stessa non sarà pienamente stabilita e comunque accompagnata da un
chiaro progetto di rilancio.

Noi restiamo aperti per ferie
In attesa di scoprire i prossimi passi del governo, noi continuiamo a fare la nostra parte,
nel nostro piccolo, con umiltà e determinazione, sempre al fianco degli imprenditori del
territorio.

Il primo trimestre del 2021 si è chiuso in crescita per l’economia italiana. L’Istat ha ribaltato le stime del 30 aprile, che indicavano un calo congiunturale dello 0,4%, calcolando per il periodo gennaio-marzo un aumento del Pil (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.

La variazione acquisita del Pil italiano per il 2021, quella che si otterrebbe se nei trimestri successivi al primo si registrasse una crescita nulla, è pari a +2,6%. Rivista anche la stima sul primo trimestre 2020, a -0,8% rispetto al -1,4% comunicato ad aprile. 
Ad aprile 2021 il tasso di disoccupazione sale al 10,7% (+0,3 punti), mentre tra i giovani scende al 33,7% (-0,2 punti). Lo indica l’Istat nei dati provvisori sugli occupati e disoccupati. In questo panorama appare evidente che le aziende che sapranno puntare su green economy, su cicli produttivi virtuosi e in particolare come nel nostro settore sull’uso di materiali sostenibili, ecologici e certificati, avranno più spazi di crescita.

Questo perché c’è una diffusa consapevolezza della insostenibilità ed iniquità del modello di sviluppo utilizzato fino ad oggi. La crescita economica è stata ottenuta negli ultimi decenni principalmente attraverso un uso spazialmente squilibrato delle risorse e senza cura per la loro ricostituzione, Ciò influisce sul benessere delle attuali generazioni e determina tremendi rischi e sfide per il futuro. I recenti molteplici episodi di crisi sono sintomatici di questo modello. Il principale percorso di superamento dei limiti strutturali del paradigma economico attuale è rappresentato dalla attenzione sistematica all’uso efficiente delle risorse. In questo contesto la Green Economy è stata identificata come un importante e centrale fattore di sostenibilità.

L’imprescindibilità di questo legame tra natura ed economia si evince anche dallo studio pubblicato dalla Commissione Europea “The EU Blue Economy Report”, che fornisce un quadro delle prestazioni dei settori economici dell’UE-27 legati agli oceani e all’ambiente costiero. Il settore ha impiegato direttamente quasi 4,5 milioni di persone nel 2018 e ha generato circa 650 miliardi di euro di fatturato e 176 miliardi di euro di valore aggiunto lordo. Dal rapporto emerge che c’è stata “un’accelerazione nella crescita di tutti i settori consolidati dal 2013 al 2018 ad eccezione delle risorse non viventi (estrazione di petrolio, gas e minerali). Il valore aggiunto lordo del turismo costiero è aumentato del 20,6% rispetto al 2009, mentre il trasporto marittimo e le attività portuali sono aumentate rispettivamente del 12% e del 14,5%. Il settore delle risorse biologiche – comprese la pesca e l’acquacoltura – ha generato profitti lordi di 7,3 miliardi di euro nel 2018, con un aumento del 43% rispetto al 2009”. Un drastico calo è stato causato, però, dalla pandemia: diminuzione stimata dell’attività turistica dal 60 all’80%.

Nel 2020, rispetto al 2019, i nuovi ordini nei cantieri navali europei sono diminuiti del 62%, e a giugno 2020, su 75 porti, il 48% ha registrato un calo delle chiamate di navi portacontainer. Un potenziale enorme per il futuro è rappresentato dai settori emergenti come l’energia oceanica, la biotecnologia marina e la robotica. Stanno mostrando un rapido implemento e, pertanto, si prevede possano avere un ruolo centrale nella transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio, circolare e biodiversità.

Appare dunque chiaro che puntare su green economy, produzione controllata, certificata, sostenibile ed etica sia la chiave di volta che ci permetterà di affrontare il mondo post pandemico con speranza, fiducia e positività, guardando alla nuova normalità non come un momento storico buio da temere ma come a un nuovo rinascimento che ci permetterà di migliorare il nostro presente e futuro.

Primi segnali di ripresa nel settore della cartotecnica, un buon auspicio in attesa che ricomincino le fiere!

Per i primi mesi del 2021 si può, moderatamente, parlare di segnali di ripresa. Il settore legato alla cartotecnica comincia a dare, finalmente, segnali ben auguranti se paragonati allo stesso periodo del 2020. Per noi di Grafiche MDM è importante che la ripresa, più o meno spiccata in funzione di settori e territori, sia sostenuta da politiche economiche orientate a un ripensamento strutturale ma che tengano ancora conto della necessità di misure di tutela. E’ un momento delicato, in cui è fondamentale non abbassare la guardia nei confronti della pandemia e continuare a insistere sui vaccini, anche in azienda, in modo da favorire la tanto auspicata ripartenza.

Resta che il mondo della carta e in particolare della cartotecnica sia un settore trainante in Italia che non può essere trascurato.
Infatti, se il 2020 si è chiso in negativo con un calo della produzione, l’industria cartaria italiana è salita al 3° posto nella classifica europea dei paesi produttori dopo Germania e Svezia, prima della Finlandia. Si tratta di dati medi, in cui l’imballaggio e le carte igienico sanitarie contribuiscono in maniera positiva rispetto ad altri comparti. Prosegue la fase di apprezzamento delle materie prime sia di quelle vergini sia di quelle secondarie. Continua l’incremento del consumo della carta da riciclare (+ 2,9%, 2020 sul 2019), anche nei primi due mesi del 2021 (+12,3%) grazie ai nuovi investimenti industriali.

Il ruolo della politica diviene ancor più fondamentale perché sarebbe sbagliato pensare che l’economia sia ormai avviata verso una ripresa per così dire automatica. Molte imprese stanno ancora soffrendo e sono esposte a gravi rischi. E’ auspicabile che il governo, fatte salve tutte le norme igieniche e di sicurezza del caso, comincia a progettare gli strumenti che possano permettere agli enti fieristici di ricominciare a programmare con la giusta serenità.
I sostegni e i ristori sono importanti, ma ora è il momento di cominciare a pensare al futuro con serenità e per farlo è necessario un segnale forte e chiaro che faccia sentire tutti gli addetti ai lavori del settore, protetti e non più soli.
Un buon esempio è la prima “task force settoriale” tra sistemi fieristici di Italia e Germania nell’ambito della Fiera “DRUPA Digital”, principale manifestazione tedesca dedicata alle macchine per la stampa. L’incontro fa parte di una serie di occasioni di confronto che coinvolgeranno le rispettive associazioni di categoria di vari settori con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento tra i sistemi fieristici italiano e tedesco.

Da sempre, storicamente, Grafiche MDM si è posta all’avanguardia nel settore della cartotecnica puntando su una politica della qualità abbinata a sicurezza, igiene e certificazioni. Tale scelta ci ha portato a ottenere risultati molto importanti nel settore e una fidelizzazione che ci ha permesso di reggere alla dura prova a cui ci ha sottoposto il Covid -19.
Con la stessa professionalità e consapevolezza ci apprestiamo a mettere a disposizione la nostra esperienza a tutte le aziende che esporranno i propri prodotti alle prossime fiere dimostrando come la nostra consapevolezza possa portarci come esempio di transizione green che salvaguardi competitività e occupazione senza andare a discapito della qualità. E’ infatti per noi evidente quanto sia importante la progettazione responsabile del packaging: un vantaggio verso il mercato, un vantaggio verso l’ambiente. La sostenibilità del packaging è per noi uno degli asset più importanti, in particolare: la progettazione dell’imballo ai fini del riciclo.

Secondo uno studio condotto da Doxa nei primi mesi del 2021, il 95% degli italiani è disposto a separare i componenti che costituiscono un pack, con percentuali variabili a seconda della facilità di separazione e del tempo necessario per dividere i materiali negli appositi contenitori della raccolta urbana. Di questo Grafiche MDM era già consapevole da anni e questi risultati sono un ulteriore, fondamentale, stimolo a continuare verso la nostra visione di un futuro sostenibile e green.

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