E’ notizia di pochi giorni fa che I NAS hanno condotto analisi in 981 supermercati distribuiti in tutta Italia per accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione degli ambienti e delle attrezzature per limitare il contagio da Covid-19.

Tracce di virus sono state riscontrate su carrelli e cestini impiegati dalle utenze. Dodici esercizi commerciali sono stati chiusi e sono state sequestrate oltre 2 tonnellate di prodotti alimentari risultati non adatti al consumo.

Di tutto questo ci siamo occupati più di un anno fa, come testimonia questo servizio su rai 3. Non tutti hanno compreso l’innovazione rivoluzionaria del nostro Keeper, l’idea dei nostri copri maniglioni per i carrelli della spesa non era poi un’idea tanto sbagliata.

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L’importanza di sostenere ed educare, dando l’esempio, alla green economy e alla sostenibilità ambientale significa tracciare assieme una nuova strada che conduca a una nuova visione di aziende, produttori, fornitori e consumatori che tenda a regolare i propri comportamenti cercando di soddisfare i propri bisogni senza però togliere alle generazioni future la possibilità di utilizzare le risorse a loro necessarie che la natura può offrire.

I desideri dell’essere umano sono infatti potenzialmente infiniti, al contrario delle risorse naturali, che sono invece, purtroppo, quasi finite. Se ciascuno di noi soddisfacesse i propri bisogni e desideri senza tenere conto degli altri, come in parte sta accadendo, le risorse non sarebbero sufficienti per tutti e non lo sarebbero per le generazioni successive ecco perché diviene fondamentale la green economy.

Il 22 agosto 2020 è stato l’ Earth Overshoot Day, cioè il giorno in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse biologiche che gli ecosistemi naturali possono rinnovare nel corso dell’intero anno. Va sottolineato che ogni anno questa data arriva prima.

E’ dunque evidente l’importanza del ruolo che decideremo di interpretare nell’immediato futuro: continueremo a produrre indiscriminatamente o cominceremo a pensare al futuro dei nostri figli? E come consumatori, continueremo a scegliere un prodotto scegliendo in base al prezzo più basso e alle mode o cominceremo a guardare le politiche green che il brand applica?

Noi di Grafiche MDM la nostra scelta l’abbiamo fatta decidendo di utilizzare carte e inchiostri certificati che rispettino l’ambiente e portando avanti una serie di prodotti progettati e realizzati per prendersi cura del nostro pianeta e delle generazioni successive. E’ il caso di Keat, la tovaglietta mono uso, interamente realizzata in materiali biodegradabili. La
confezione, la tovaglietta e le posate, sono tutte state studiate per poter essere gettate nell’umido e non aver alcun impatto ambientale. Anzi ci piace pensare che, a differenza della plastica, se sotterrata non inquineremo il pianeta, ma anzi, e chi ci legge ci scusi la licenza poetica: sotterrando un Keat sarà come piantare un fiore.

Non è forse questo il mondo che vogliamo? Un pianeta con meno plastica, grigio e inquinamento, con meno sfruttamento di lavoro minorile e di manodopera e più verde, sostenibilità e inclusione? Dovremmo imparare fin da bambini che l’ecologia ci insegna che la nostra casa è il mondo, che l’obbiettivo è arrivare a preservare alcune risorse dell’ambiente e quindi a spostare l’Earth Overshoot Day all’anno successivo.

Leggi anche Rivoluzione Keat

Keat è stato uno dei progetti vincenti della Business Challenge indetto dall’Università di Bologna
con Grafiche MDM. Una soluzione per i ristoranti nel servire un pasto nel modo più igienico
possibile e soprattutto sostenibile. Il progetto è il frutto vincente del lavoro di quattro studenti
dell’Università di Bologna: Pasquale Patierno, Matteo Urbini, Michael Valentini e Luca Zani,
con il supporto del prof. Riccardo Silvi del Corso di Economia e Management del Campus di
Forlì, hanno realizzato un prodotto che permette di ridurre i tempi nell’apparecchiare la tavola.

KEAT è nato grazie anche alla collaborazione tra l’azienda Grafiche MDM e il Basement Club dell’Università di Bologna che hanno dato la possibilità agli studenti di mettere in pratica nozioni teoriche apprese in aula creando una competizione sana e sfidante.
Keat si presenta come una pratica tovaglietta portaposate ma in realtà è un prodotto realmente rivoluzionario poiché rappresenta una soluzione sicura ed igienica quindi non solo contro il Covid.

Inoltre dimezza i tempi di preparazione della tavola, è ecosostenibile, plastic free, biocompostabile ed è completamente personalizzabile/brandizzabile. L’uso del keat ti permette inoltre di sparecchiare in un attimo e di gettare tutto nell'umido. Da non trascurare che non serve avere o utilizzare il lavaggio e se ben utilizzato ti permette di accrescere gli introiti, servendo più gente ma senza inquinare. Perfetto no?

Ma a chi è ricolto Keat?
Il target di questo prodotto è molto vasto, praticamente tutte quelle attività ristorative che mettono in primo piano la propria sicurezza e quella dei loro clienti e, allo stesso tempo, hanno la necessità di apparecchiare velocemente e sbarazzare la tavola in un attimo contenendo anche le spese del rifiuto essendo completamente ecologico e plastic free.

In particolare:
– Ristorazione con servizio di asporto e a domicilio soprattutto per il pranzo in ufficio
– Pizzerie con servizio al tavolo da asporto
– Catering che organizzano buffet all'aperto
– Fast food e chioschi di piadina
– Sagre e fiere

Per tutte queste attività è possibile, come detto in precedenza, personalizzare e brandizzare il prodotto, che rappresenta una novità assoluta a livello mondiale ed è stata brevettata dal nostro team.

Questo progetto è in linea con la nostra filosofia aziendale che si basa su un concetto etico ben definito. Per noi, in questo 'nuovo mondo', il tema della sostenibilità è oggetto di un’attenzione crescente e riguarda innanzitutto l’ambiente ma anche le diseguaglianze e la coesione sociale. Indubbiamente le preoccupazioni per la crisi climatica hanno contribuito ad aumentare in noi la sensibilità verso il nostro pianeta ma per noi di Grafiche MDM l’ambiente non riguarda solo il futuro del resto del mondo, ma soprattutto la dimensione locale, ossia il nostro comune, la nostra regione e la nostra nazione. Questo ci spinge a collaborare con i giovani perché sono il nostro futuro, ma ci stimola anche a mettere la nostra esperienza al servizio della collettività e delle piccole, medie e grandi realtà locali in modo da creare sinergie che abbiano come unico scopo: “più sostenibilità e meno sprechi” per rendere questo mondo, ogni giorno, un posto migliore.

New Green e Next Generation

Il 9 febbraio il Parlamento Europeo in sessione plenaria ha approvato con 582 voti favorevoli, 40 contrari, e 69 astenuti, il nuovo regolamento che pone gli obiettivi, le modalità di finanziamento e le regole da rispettare per il Recovery Fund, la parte più consistente e corposa del piano di ripresa Next Generation EU. Con la ratifica a breve da parte del Consiglio dell’Unione, il Regolamento entrerà definitivamente in vigore, ma già adesso costituisce un documento fondamentale: la comprensione dei meccanismi previsti dal regolamento chiarisce la tensione che agita in questi giorni la politica nazionale italiana, al punto da aver provocato la caduta del Governo.
I fondi stanziati dall’Europa sono tanti, (quelli assegnati all’Italia sono 209 miliardi di Euro), ma non sono concessi come un automatismo, e neppure saranno privi di controllo.
Un progetto di questa portata, deciso con unità e solidarietà da tutti i 27 Paesi dell’UE dovrà traghettare l’Europa fuori dalla crisi e rafforzarne l’economia. In Europa si respira tutta la coscienza dell’occasione storica, che potrebbe non tornare più. E la serietà della sfida si riflette anche nei meccanismi giuridici previsti dal Regolamento.
Quanti soldi prevede e in che tempi?

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery Fund and Resilience Facility), di cui al regolamento approvato, consente lo stanziamento di 672,5 miliardi di Euro, dei 750 miliardi complessivi previsti dal Next Generation EU.

I fondi saranno erogati al completo entro la fine del 2023
(il 70% entro la fine del 2022, il restante 30% nell’ultimo anno). Una prima tranche del 13% potrà essere richiesta come prefinanziamento sin da subito. Gli investimenti programmati dagli Stati in base ai fondi ottenuti dovranno essere realizzati entro il 2026.  
Come si accede ai fondi europei? 
Si chiama Piano nazionale di ripresa e resilienza, (PNRR) ed è il documento fondamentale, che ciascun Paese dovrà presentare entro il 30 aprile prossimo, per accedere alla prima tranche dei fondi del Recovery.
Non è un documento di buoni propositi o di idee-Paese, ma un documento integrato con un programma nazionale di riforme, nel quale devono essere specificate dettagliatamente, motivate e giustificate le misure e le riforme da adottare, i traguardi da conseguire, i costi da sostenere, il calendario da rispettare e l’impatto delle misure.
Dovranno essere delineati efficaci meccanismi per prevenire, individuare e correggere la corruzione la frode e i conflitti di interesse nell’utilizzo dei fondi.
E’ necessario che il PNRR preveda modalità di monitoraggio per l’attuazione del piano di ripresa nel rispetto dei traguardi e del calendario previsto per la realizzazione degli obiettivi.

New Green e Next Generation: le sfide e le opportunità del Fondo per la Ripresa dell’Unione Europea
La Commissione Europea chiede ai Paesi membri il coraggio di fare un passo avanti ormai inevitabile per la sopravvivenza dell’Unione. Dopo la Brexit, in un mondo sempre più diviso tra Stati Uniti e Cina e profondamente ferito dal nuovo coronavirus, a Bruxelles non resta che unirsi e cercare un percorso comune.
La sfida è lanciata e noi di Grafiche mdm l’abbiamo raccolta intensificando e aumentando la nostra attenzione nei confronti dell’ecologia, adottando politiche atte a scegliere prodotti certificati. Le nostre scelte, inoltre, sono sempre mirate nell’individuare quali future possibilità si presenteranno per darci la possibilità di fare la nostra parte per seminare un futuro migliore, nella speranza di lasciare alle prossime generazioni un mondo più sano e Green
New Green e Next Generation

Il 9 febbraio il Parlamento Europeo in sessione plenaria ha approvato con 582 voti favorevoli, 40 contrari, e 69 astenuti, il nuovo regolamento che pone gli obiettivi, le modalità di finanziamento e le regole da rispettare per il Recovery Fund, la parte più consistente e corposa del piano di ripresa Next Generation EU. Con la ratifica a breve da parte del Consiglio dell’Unione, il Regolamento entrerà definitivamente in vigore, ma già adesso costituisce un documento fondamentale: la comprensione dei meccanismi previsti dal regolamento chiarisce la tensione che agita in questi giorni la politica nazionale italiana, al punto da aver provocato la caduta del Governo.
I fondi stanziati dall’Europa sono tanti, (quelli assegnati all’Italia sono 209 miliardi di Euro), ma non sono concessi come un automatismo, e neppure saranno privi di controllo.
Un progetto di questa portata, deciso con unità e solidarietà da tutti i 27 Paesi dell’UE dovrà traghettare l’Europa fuori dalla crisi e rafforzarne l’economia. In Europa si respira tutta la coscienza dell’occasione storica, che potrebbe non tornare più. E la serietà della sfida si riflette anche nei meccanismi giuridici previsti dal Regolamento.
Quanti soldi prevede e in che tempi?

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery Fund and Resilience Facility), di cui al regolamento approvato, consente lo stanziamento di 672,5 miliardi di Euro, dei 750 miliardi complessivi previsti dal Next Generation EU.

I fondi saranno erogati al completo entro la fine del 2023
(il 70% entro la fine del 2022, il restante 30% nell’ultimo anno). Una prima tranche del 13% potrà essere richiesta come prefinanziamento sin da subito. Gli investimenti programmati dagli Stati in base ai fondi ottenuti dovranno essere realizzati entro il 2026.  
Come si accede ai fondi europei? 
Si chiama Piano nazionale di ripresa e resilienza, (PNRR) ed è il documento fondamentale, che ciascun Paese dovrà presentare entro il 30 aprile prossimo, per accedere alla prima tranche dei fondi del Recovery.
Non è un documento di buoni propositi o di idee-Paese, ma un documento integrato con un programma nazionale di riforme, nel quale devono essere specificate dettagliatamente, motivate e giustificate le misure e le riforme da adottare, i traguardi da conseguire, i costi da sostenere, il calendario da rispettare e l’impatto delle misure.
Dovranno essere delineati efficaci meccanismi per prevenire, individuare e correggere la corruzione la frode e i conflitti di interesse nell’utilizzo dei fondi.
E’ necessario che il PNRR preveda modalità di monitoraggio per l’attuazione del piano di ripresa nel rispetto dei traguardi e del calendario previsto per la realizzazione degli obiettivi.

New Green e Next Generation: le sfide e le opportunità del Fondo per la Ripresa dell’Unione Europea
La Commissione Europea chiede ai Paesi membri il coraggio di fare un passo avanti ormai inevitabile per la sopravvivenza dell’Unione. Dopo la Brexit, in un mondo sempre più diviso tra Stati Uniti e Cina e profondamente ferito dal nuovo coronavirus, a Bruxelles non resta che unirsi e cercare un percorso comune.
La sfida è lanciata e noi di Grafiche MDM l’abbiamo raccolta intensificando e aumentando la nostra attenzione nei confronti dell’ecologia, adottando politiche atte a scegliere prodotti certificati. Le nostre scelte, inoltre, sono sempre mirate nell’individuare quali future possibilità si presenteranno per darci la possibilità di fare la nostra parte per seminare un futuro migliore, nella speranza di lasciare alle prossime generazioni un mondo più sano e Green

Sempre più aziende e esercizi commerciali decidono di utilizzare le shopper personalizzate ccomprendendo importanza dello shopper nel marketing. Negli ultimi anni è radicalmente cambiato il concetto dietro questo oggetto. Da semplice “strumento” utilizzato esclusivamente con finalità pratica per il trasporto dei beni acquistati in un determinato negozio, è diventato un vero e proprio strumento di marketing.

Sfruttando la comunicazione visiva in ambito pubblicitario, la shopper personalizzata si configura come un ottimo biglietto da visita per brand e aziende che intendono aumentare la propria visibilità.

L’importanza dello shopper nel marketing: Il marketing dietro le shopper personalizzate: la psicologia di massa che porta all’acquisto

La pubblicità prolungata delle buste dello shopping

Si pensi ad esempio al “riciclo” della stessa shopper. Questo dettaglio permette all’oggetto di diventare una vera e propria pubblicità (con gli stessi effetti) prolungata nel tempo. Ma il semplice fatto che sia un oggetto che non scompare o deperisce in qualche minuto, lo rende un mezzo con il quale pubblicizzare il proprio brand e di conseguenza la propria attività commerciale.

Il marketing dietro le shopper personalizzate: la psicologia di massa che porta all’acquisto

Sicuramente, vi sono diversi vantaggi nello scegliere di adottare per la propria attività una shopper biodegradabile personalizzata. In primo luogo, si tratta, come già accennato, di una mera questione di marketing. Le grandi aziende puntano sempre di più sulla personalizzazione delle proprie borse, poiché è un modo di veicolare l’acquisto ed incrementare le vendite. E’ un principio utilizzato all’interno di tutti i centri commerciali, ed anche i piccoli negoziati si stanno adeguando nel perseguire questa corrente. Non si tratta solo di rendere noto il proprio nome, ma di istituire un vero  e proprio metodo di riconoscimento, che porta alla fidelizzazione del cliente finale. Personalizzare, dunque, le proprie shopper biodegradabili significa proprio percorrere un passo in questa direzione.

Un elemento fondmentale spesso trascurato è la qualità dello shopper

Grafiche Mdm crede molto in questo strumento tanto che, a differenza di molti competitor e a discapito dei costi di produzione, produce shoppers totalmente made in Italy. Questo non solo per ottenere risultati qualitativi eccellenti, ma anche perché utilizzare “mano d’opera non specializzata o all’estero per ridurre i costi” non è nella nostra filosofia aziendale non rispettando il nostro codice etico e le certificazioni che rappresentano i valori cui crediamo.

Quante volte ci siamo posti queste domande: “meglio la qualità o la quantità“? “Meglio scegliere il preventivo in base al prezzo?”

Quello che possiamo rispondervi è perché i nostri clienti ci scelgono ossia perché di qualità ne sappiamo e che della qualità abbiamo fatto la nostra bandiera nella consapevolezza che per avere qualità, bisogna avere quantità, esperienza, studio. Siamo al vostro servizio da quasi cento anni e in questo secolo abbiamo imparato che la qualità si raggiunge nel tempo, ripetendo e imparando da errori, valutando e modificando, studiando e imparando. Ecco, noi siamo così.
Perfezionisti, ma con molta, molta esperienza.

Questo ci ha portato a una filosofia aziendale che i nostri clienti hanno imparato ad apprezzare

In una sola frase potremmo dire che la nostra filosofia è pianificare, realizzare consolidare con l’obiettivo di garantire la piena soddisfazione del cliente. E per mantenere fede a questa premessa chi si affida a noi scoprirà che lavoriamo instancabilmente giorno dopo giorno, fedeli ai nostri principi:

  • Proponiamo prodotti eccellenti, servizi altamente creativi e operatività impeccabile assicurano gli ordinativi, garantendo così il fatturato e i posti di lavoro.
  • Non smettiamo mai di cercare di migliorarci,  Ciascuno di noi è chiamato ad avere spirito di iniziativa per individuare le possibilità di miglioramento da mettere in atto.
  • Siamo un’azienda che è anche un team affiatato dove chi esegue un lavoro è responsabile anche della sua qualità
  • Qualità nella scelta delle materie prime che costituiscono la base per prodotti di qualità
  • Il nostro concetto di qualità è garantita dall‘elevato livello di preparazione di dipendenti e collaboratori e dagli investimenti in impianti moderni.
  • Per operare in base ai requisiti di legge dedichiamo molta attenzione al rispetto della sicurezza e della conformità

Grafiche MDM mette la propria qualità al servizio dei nostri clienti. La vostra soddisfazione è il motore delle nostre azioni.

Il nostro compito è contribuire attivamente al successo dei clienti. Soddisfare le vostre esigenze attuali e future ci dà le giuste motivazioni e grazie a soluzioni realizzate su misura, ci guadagniamo ogni giorno la fiducia dei nostri clienti. Il nostro successo è garantito solo se i clienti saranno soddisfatti.

Offriamo soluzioni eccellenti e rendiamo la logistica interna un vantaggio concorrenziale per i nostri clienti.

Aumentiamo l’efficienza dei nostri clienti grazie alle competenze e alla forza innovativa. Per mantenere una posizione di punta nel settore, investiamo in collaboratori e tecnologie. Procediamo con coraggio in campi innovativi quali la la cartotecnica e la stampa digitale, senza però tralasciare la stampa tradizionale, trovando le risposte alle domande del futuro. Facciamo attenzione alla qualità e alla resistenza nel tempo dei lavori da noi prodotti.

Prestiamo attenzione all’ambiente e agiamo in modo sostenibile.

Un ambiente sano è alla base della nostra esistenza. Così come le certificazioni dei materiali che utilizziamo nel pieno rispetto dell’ambiente e nella consapevolezza di avere il dovere di consegnare ai nostri figli un pianeta, nel nostro piccolo, pulito. Utilizziamo materiali riciclabili e processi di produzione ecologici. Le nostre sedi di lavoro sono realizzate rispettando l’ambiente. I fornitori e i partner si impegnano ad agire nel rispetto dell’ambiente

Noi di Grafiche MDM crediamo che la cosa più importante che ci sia stata donata è il tempo

il tempo di vivere la nostra vita con serenità, il tempo di vivere insieme ai nostri cari e il tempo di dedicarci a ciò che amiamo fare. Per via di questa convinzione abbiamo fatto della velocità di esecuzione la nostra forza principale, quando c’è un bisogno impellente bisogna essere svelti.

Grafiche MDM, qualità abbinata alla velocità di consegna a un prezzo di mercato corretto

Questa equazione ci permette di essere leader del settore da quasi cento anni, puntando si sulla qualità ma con tempistiche veloci e prezzi accessibili, poiché il tempo è un valore, la qualità è un valore ma questi due valori devono poter essere alla portata di tutti. Soprattutto in un periodo storicamente difficile come quello che stiamo attraversando.

Qualità o quantità? Perché scegliere se puoi affidarti a Grafiche MDM?

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È vero, non si dovrebbe mai giudicare un libro dalla copertina. Tuttavia, nel marketing, la copertina conta eccome: il packaging, infatti, è di importanza strategica sia per promuovere il proprio brand sia per rendere un prodotto vincente ancor prima che l’acquirente possa letteralmente “metterci le mani sopra”. L’arte del packaging si è evoluta al punto da diventare uno degli elementi più importanti per il successo del lancio (o del rilancio) di un brand o di un prodotto legato ad esso. Soprattutto se riesce a esprimere con efficacia: personalità e ideali, tanto da divenire esso stesso un mezzo pubblicitario in pratica un cavallo di troia chiamato packaging.

Ma cos’è il packaging è perché lo abbiamo definito un cavallo di troia?

Il significato di packaging può sembrare banale: la parola, letteralmente, vuol dire imballaggio. Un termine certo poco evocativo, ma che rende perfettamente l’idea delle sue funzioni essenziali, ovvero ricoprire e proteggere il prodotto. Certo, se poi a realizzarlo è la Apple allora vediamo che l’imballaggio diviene arte. Per fare un esempio pratico, nel caso di una crema faranno parte del packaging il contenitore che la contiene, il tappo, la scatola che la contiene, gli eventuali sigilli, le istruzioni d’uso e le etichette.

Ciò che però bisogna tenere presente è che nel corso degli anni e di pari passo con l’avanzamento degli studi in ambito di strategie di comunicazione integrate, il packaging ha assunto altre funzioni.

Si tratta di quelle espressive, comunicative e promozionali, che lo hanno elevato da semplice “contenitore” a vero e proprio mezzo di comunicazione e torniamo ad Apple. Confezioni e presentazione fanno sì che un prodotto abbia un carattere distintivo, che spicchi tra altri prodotti uguali o simili.

Packaging e marketing

È qui che scatta la connessione tra packaging e marketing. L’imballaggio vede trasformare il suo obiettivo primario: lo scopo non è più limitarsi a “coprire” il prodotto, ma anche e soprattutto attirare il consumatore. Creare un vero e proprio engage, spiccando e colpendo con un messaggio chiaro e ben calibrato. E per colpire nel segno e fare sì che il packaging aiuti a mettere in atto strategie di marketing vincenti, bisogna tenere a mente dei punti cardine:

  • Chi è il cliente in target;
  • Come rendere l’imballaggio accattivante per il cliente in target;
  • Come renderlo funzionale senza comprometterne l’estetica;
  • Come renderlo a prova di manomissione, ma facile da aprire.

Ognuno di questi punti cardine del buon packaging, richiede studi approfonditi. Nell’ottica dell’affermazione della propria brand identity, ogni marchio deve infatti evitare a tutti i costi il packaging generico, che presentandosi in maniera anonima crea un effetto respingente.

Ci si muove tra scelte di materiali, di forma, di misura che devono essere selezionate mantenendo l’equilibrio tra scopo e costo. Si fanno calcoli specifici sui momenti in cui l’utente dovrà interagire con l’imballaggio e persino su dove eventualmente andrà riposta.

Il ruolo del packaging ecosostenibile

Il mondo è cambiato, lo sappiamo bene, cosi come stanno cambiando i consumatori, sempre più attenti all’ecosostenibilità e all’ambiente. In quest’ottica diviene sempre più strategico il packaging ecosostenibile, ossia quel tipo di imballaggio che a lungo termine non crea un forte impatto ambientale, o che aiuta in qualche modo a ridurlo.

Da anni Grafiche MDM mette al servizio dei propri clienti la propria esperienza maturata sul campo di scelte etiche legate a un packaging rispettoso dell’ambiente e del futuro delle future generazioni, sviluppando prodotti green e plastic free. Spesso la parola “ecosostenibilità” è guardata con sospetto a causa di costi potenzialmente più alti rispetto a prodotti più inquinanti.

La nostra esperienza ci porta ad affermare che non sempre è cosi e che spesso una soluzione ecologica e rispettosa può anche far risparmiare budget alle aziende e… …seminare un futuro migliore per i nostri figli.

Le regole di un successo editoriale

Fondata nel 1925 grazie alla passione per l’arte della stampa, la Tipografia Forlì Grafiche MDM da bottega artigianale si è nel tempo trasformata in industria grafica. Tecnologicamente moderna, capace di operare secondo gli standard più avanzati sia sul mercato italiano che europeo. Abbiamo ampliato le nostre conoscenze e le raffinato l’uso della tecnologia ma sono restate intatte la nostra passione e l’amore per il profumo dell’inchiostro impresso sulla carta. Il tipico e inconfondibile profumo dei libri.

Dalla parte della qualità

Da tempo collaboriamo con prestigiose case editrici. Negli ultimi due anni affianchiamo Il Randagio Edizioni in una avventura che ci ha portato a pubblicare scrittori di respiro internazionale come Nicolai Lilin (autore del best seller Educazione Siberiana, dal quale è stato tratto l’omonimo film diretto da Gabriele Salvatores). Ma anche libri fotografici realizzati in collaborazione con Rolling Stone. Si tratta di progetti in cui la scelta della carta pregiata, l’attenzione per i particolari e per soluzioni tipografiche e di rilegatoria fanno la differenza.

Da alcuni anni siamo anche casa editrice indipendente e mettiamo la nostra esperienza e la nostra arte al servizio di autori che vogliano pubblicare il proprio lavoro realizzando una piccola opera d’arte che sappia distinguersi in un mercato sempre più freddo e omologato dove la casa editrice si limita semplicemente a stampare il libro.

Casa editrice non è solo “stampare”

Un autore indipendente ha bisogno di un editor al proprio fianco, di un creativo che sappia tradurre il senso dell’opera in una copertina efficace. Ma anche l’impaginazione è fondamentale cosi come avere un codice isbn e una distribuzione del prodotto e, volendo, una strategia di comunicazione cucita ad hoc per l’autore o il brand.

Da cosa dipende il successo di un libro?

Indubbiamente dalla sua qualità. Dalla capacità di essere diffuso tramite i social ma anche attraverso i canali tradizionali. La forza di saper sfruttare le leve del marketing. Questi fattori se coordinati da un team professionale non possono assicurare un successo a tavolino, ma possono gettare le basi per riuscire a ottenere alte probabilità di successo, di vendite e apprezzamenti. In pratica sono necessari due elementi imprescindibili: l’autore che ha saputo scrivere una bella storia e l’editore che ha saputo valorizzarla.

Le regole di un successo editoriale: tre elementi in un unico team, il nostro

Per alcuni qualità, buona diffusione e una efficiente strategia di marketing sono un sogno, un elemento di fortuna o una chimera. Per noi, invece, sono gli elementi che mettiamo a disposizione di chi vorrà affidarci a noi per non sentirsi mai abbandonato in un mare sconfinato dove spesso il successo è un miraggio.

Hai un manoscritto nel cassetto che vorresti pubblicare?
Per maggiori informazioni invia il tuo libro a: info@grafichemdm.it
I ns. editor eseguiranno una lettura e ti daranno un parere gratuito su come procedere per l’eventuale pubblicazione attraverso NoLiCa Edizioni di Grafiche MDM Editore.

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La prima cosa che mi viene in mente è: una nuova consapevolezza

Il 2020 si avvia alla conclusione e con l’anno della pandemia di Covid-19 ci si prepara a dire addio a uno degli anni più nefasti non solo per le terribili perdite umane che abbiamo subito ma anche per gli indicatori economici italiani. Il sistema-Paese prevede un crollo del Pil in doppia cifra che si unisce a un costo in termini di vite umane della pandemia senza paragoni, nell’era moderna, in rapporto alla popolazione tra i Paesi più sviluppati della Terra cosa fare per un 2021 nel segno della ripartenza?

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Da marzo ad oggi, con grande difficoltà e in maniera molto spesso contraddittoria, il governo italiano ha messo in campo un’eterogenea serie di misure volte a lenire i costi economici delle misure restrittive, a compensare le perdite e a tutelare l’occupazione. Dalle garanzie ai prestiti, al blocco dei licenziamenti, passando per i più recenti ristori.  Fatto sta, però, che l’equilibrio “situazionista” venutosi a creare ha fatto sì che moltissime imprese e centinaia di migliaia di lavoratori vedessero “congelata” la loro situazione nel corso dell’anno solare.

Il quadro che si prospetta non è si certo roseo. Confesercenti prevede perdite in termini di valori pari a 33 miliardi su 86 generati nel 2019 dal settore dei bar e della ristorazione, e picchi di -75/-80% degli incassi sono stati registrati in quegli esercizi attivi nei centri delle grandi città svuotati dalla diffusione dello smart working. Infine, “l’ultimo report elaborato da Isnart-Unioncamere conferma ancora una volta che il turismo è il comparto più colpito dalla crisi pandemica: il 2020 chiude con 53 miliardi di euro in meno rispetto al 2019, contrazione dovuta principalmente alla riduzione di turisti internazionali in tutto l’arco dell’anno e che nei mesi estivi ha superato il 60%”.

Come ripartire? Cosa possiamo noi, in concreto? Rompere le abitudini per superare l’angoscia

La flessibilità appartiene soprattutto a quelli che si dedicano alla immaginazione e quindi sono creativi. Essere flessibili vuol dire essere curiosi e, quindi, avere accesso a un mondo più ampio, non ristretto alle proprie abitudini rassicuranti. Sperimentare ed espandere la creatività e l’immaginazione potrebbero permetterci di accedere a mondi possibili che ci aiutino a superare l’ansia. All’immaginazione attinge anche l’angoscia, che possiamo vincere invece liberando la mente verso mondi piacevoli e costruttivi.

L’efficienza non è sempre positiva

Quando le sicurezze vacillano, i super efficienti non sono avvantaggiati. Essere bravi soltanto nella prestazione e nell’esecuzione di un compito rischia di essere asfittico e impedisce la realizzazione di scenari ancora da costruire che possono rivelare nuovi orizzonti, ancor più desiderabili di quelli a cui ci eravamo abituati. È un po’ la differenza che c’è tra essere visionari ed esecutori di quel conosciuto che ti inchioda al presente.

La flessibilità come vaccino anti-crisi

Lo stress ha un impatto reale sul nostro stato mentale e fisico. Il cortisolo attacca il nostro sistema immunitario. Soffochiamo sotto l’influenza delle nostre paure e delle nostre proiezioni negative che Per combattere l’ansia ci atteniamo alle nostre convinzioni, alle nostre certezze, sviluppiamo teorie che poi si rivelano una trappola quando le certezze cadono. La sfida più grande è combattere la rigidità psichica. Più la mente è flessibile, più si resta equilibrati. Come la canna che si muove con il vento, ma non si spezza.

Sognatori più partigiani che pragmatici

È arrivato il momento dei sognatori. Faranno meglio dei pragmatici. Non è più il tempo degli uomini e degli imprenditori “tutto d’un pezzo”. E’ importante cominciare a interrompere gli automatismi tossici del cervello più comuni tra le persone tutte d’un pezzo. Per creare nuovi scenari con la consapevolezza che tutto sia possibile. Riorganizzare la rigidità mentale per rimescolare le carte.

Non esistono formule magiche

Essere flessibili può essere una scelta e non solo una dote innata, così mi hanno insegnato i grandi filosofi del passato. Si può scegliere di andare ad abbeverarsi nell’ottimismo, nei contesti o nelle relazioni che generano positività e speranza invece che nella passiva disperazione. E anche un sano stile di vita conta, prenderci cura del nostro corpo e della nostra mente dedicando più tempo alle cose che amiamo e che ci fanno stare bene.

Si, non esistono formule magiche, è vero. Allora cosa fare affiche un 2021 nel segno della ripartenza?

Il nostro augurio per il 2021 è che ognuno di poi possa trovare in questo mare di confusione e incertezze la propria stella polare che lo aiuti a navigare fuori da questa crisi, spalla a spalla con le persone che amiamo, che stimiamo e che sapranno stimolarci o accogliere i nostri stimoli. Perché la strada verso la ripartenza è un concetto corale, quasi sinfonico.

Da soli cadremo, assieme ripartiremo

Giovanni Scafoglio

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Il Natale è una verità: la verità di Dio che sorprendentemente ci ama ed è venuto tra noi. Ecco, per questo, questi giorni dovrebbero essere “giorni di gioia”, come quando eravamo bambini e ci veniva detto che dalla capanna di Betlemme un canto di festa avrebbe raggiunto i più estremi confini del mondo.

Si. È dura in questi giorni. Per tutti. Lo so. Lo sappiamo bene. Ma siamo sicuri di ricordare davvero cosa sia il senso del Natale? Perché forse lo stiamo dimenticando e non importa se tu sia ateo, agnostico, ebreo, islamico o induista… …il senso del Natale è che: non siamo più soli: i compagni, gli amici, i parenti ci possono abbandonare o non potranno stare al nostro fianco. Ma il Dio che ha amato il mondo tanto da farsi uomo attraverso il figlio, unendosi per sempre alla nostra natura di creature fragili e dolenti, non ci abbandonerà mai.

Natale non è l’albero e non è certo quel signore vestito di rosso e con la barba bianca nato dalla geniale penna pubblicitaria della Coca Cola.

Potrebbe essere per alcuni una fiaba, lo posso accettare e in questo 2020 non mi vergogno di dire che mi sia capitato di pensarlo. Ma, se per un attimo, chiudo gli occhi e lo guardo con quelli di un bambino che voleva fare il giornalista, il Natale è una notizia! Una news che torna attuale ogni anno da più di duemila anni, solo che non la sappiamo leggere. O la ritenamo una fake news!

È la notizia, cioè l’informazione su un fatto che si rinnova ogni anno come per magia; non è un bel sogno, è una realtà ancora più bella di ciò che desidereremmo sognare.

Noi non siamo più soli

Quel giorno potremo non cedere alla tristezza e riempirci il cuore di gioia nei nostri letti di ospedale, nelle solitarie case di riposo, in una fredda strada. Il pensiero del Natale aiuterà chi lavorerà quel giorno per assicurarci cure, conforto, sicurezza, ordine. Chi sarà di turno e chi penserà al domani con un nodo alla gola perché non sa ancora se avrà un lavoro… …o forse, purtroppo lo sa, ma aspetta che passino le festività per raccontarlo alla famiglia.

Si sarà dura per tutti questo Natale

ma forse sarà anche un’opportunità. In pochi a tavola ma con le preoccupazioni fuori dalla porta e i nostri figli, le nostre compagne da tenere più stretti al nostro cuore rispetto al passato. Non è la prima volta che trascorreremo un Natale così e purtroppo non sarà neanche l’ultima volta. Le nostre madri lo hanno passato lontano dai cari sotto i bombardamenti; i nostri nonni al fronte. Chissà alcuni dei nostri avi dove lo hanno vissuto questo santo giorno. Eppure oggi, eccoci ancora qui… …forse non a festeggiarlo ma, come si diceva un tempo a “santificarlo”.

E avremo la tecnologia ad aiutarci a sentirci meno lontani dagli amici, dai compagni, dai fratelli, dagli zii e, a malincuore dai nonni.

Ma se credi nel Natale, se imparerai nuovamente cosa voglia dire il Natale, capirai che è il giorno in cui noi abbiamo smesso di sentirci soli perché Dio si è fatto uomo per concederci un abbraccio.

Mi piace pensare a questo venticinque dicembre come un giorno in cui sentiremo la mancanza dei nostri cari e ne faremo tesoro perché la distanza aumenterà l’amore che proveremo per loro, spingendoci a lavorare duramente affinché questo sia l’ultimo Natale vissuto così. Proiettati verso il futuro con un sorriso di speranza che accarezzi la nostra malinconia. Forse in questi giorni ricorderemo che Natale non significa solo farsi largo tra i reparti di un grande magazzino o affollare le stade! Forse c’è voluto il Covid per spiegarci che il Natale è una cosa diversa. Migliore, più importante, più bella, più autentica e ha a che fare con la passione, l’amore, la carità, la compassione.

Pensate io sia un illuso? Un sognatore? Forse si, forse no, ma non sono il solo.

Immaginate che non ci sia alcun paradiso
Se ci provate è facile
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi solo il cielo
Immaginate  tutta le gente
Che vive solo per l’oggi

Immaginate che non ci siano patrie
Non è difficile farlo
Nulla per cui uccidere o morire
Ed anche alcuna religione
Immaginate tutta la gente
Che vive la vita in pace

Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità

Immaginate che non ci siano proprietà
Mi domando se si possa
Nessuna necessità di cupidigia o brama
Una fratellanza di uomini
Immaginate tutta le gente
Condividere tutto il mondo

Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità.

Questo era Lennon.

Il Natale è una verità: non siamo soli!

Ecco io, umilmente vi chiedo di immaginare che non ci siano più odi tra schieramenti politici, ne ideali per cui morire, nulla per cui offendere l’altro o per sentirsi offesi e nessun virus a costringerci a restare separati. Potreste chiamarmi sognatore, illuso. Potreste perfino darmi dello stupido.

Ma non credo di essere il solo

No. Non mi sentirò mai solo.

Giovanni Scafoglio

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