La stampa offset è un tipo di stampa piana (planografia) basato sul principio di un processo chimico, la repulsione tra l’acqua e il grasso, nello specifico costituito dall’inchiostro. La stampa offset è il risultato della meccanizzazione del sistema di stampa litografico.
Per sistema di stampa planografico s’intende il processo che usa matrici piane, tipiche della litografia. Il sistema offset è definito appunto planografico perché i cosiddetti grafismi e contrografismi sono sullo stesso piano. Per capire meglio, dobbiamo sapere cosa sono i grafismi e i contrografismi e ricorreremo ad un’immagine.
Quando osserviamo una riga di testo, noi leggiamo la parte visibile di ogni singola lettera o simbolo, quella stampata per intenderci. Ma “vediamo” e “leggiamo”, senza rendercene conto, anche la parte non visibile della lettera. In breve, della lettera “O” noi leggiamo sia ciò che vediamo, il nero, il grafismo, sia il “foro” interno alla lettera e lo spazio intorno ad essa, che in questo caso è di colore bianco, il contrografismo.
Tecnicamente parlando, il grafismo è la parte della matrice (forma) che stampa i caratteri o immagini sul supporto da realizzare (carta, tessuto, superficie, ecc.). Similmente, il contrografismo o bianco tipografico, è la parte “vuota” della matrice di stampa che corrisponde alle zone bianche dello stampato.
La stampa offset è detta anche indiretta perché la forma di stampa, per intenderci, la lastra montata sul cilindro porta lastra (vedi immagine Processo di stampa offset), non entra in contatto diretto con il supporto da stampare, la carta per esempio; l’inchiostro viene trasferito dalla matrice a un cilindro gommato e infine al supporto.
L’invenzione della stampa offset risale al 1875 da parte di Robert Barclay perla stampa su stagno. Nel 1904, Ira Washington Rubel ha adattato il processo alla stampa su carta.
Dal punto di vista produttivo, la stampa offset è più economica rispetto alla litografia. Inoltre, grazie anche al miglioramento del processo di stampa, negli ultimi anni il sistema offset ha prevalso sulla stampa tipografica che oggigiorno occupa una fetta di mercato decisamente trascurabile.
A far prevalere la stampa offset sulla litografia sono stati alcuni fattori come l’aver adottato apparecchiature di controllo elettronico per l’estrazione e per l’accuratezza del procedimento di stampa, la sostituzione dell’acqua con l’alcol, la possibilità di stampare su qualsiasi tipo di carta, su altri tipi di supporti non cartacei, e di poter stampare sia in foglio sia in bobina.
La stampa offset in bobina (chiamata anche roto-offset) è utilizzata principalmente per la stampa di riviste periodiche ma anche per la stampa commerciale e cartotecnica. A differenza della stampa offset piana, il principio di stampa è diretto, poiché il trasferimento dell’inchiostro dalla matrice avviene direttamente sul supporto senza passare dal cilindro di caucciù.
La possibilità di consentire anche lavorazioni “inline” come la punzonatura, l’accoppiamento, la perforazione e altri elementi accessori, fa della stampa offset il processo più duttile, veloce ed economico attualmente usato sia da Grafiche Mdm sia dalla maggioranza delle aziende di arti grafiche.
Inoltre la grande qualità degli stampati che l’offset è in grado di produrre, permette di realizzare stampati dove la visibilità dei dettagli è elemento prioritario, come nel caso di cataloghi di gioielli, arredamento, design, moda.
Com’è possibile notare consultando la pagina dedicata alla timeline, l’evoluzione degli investimenti in macchinari sempre più aggiornati, rappresenta uno dei tratti distintivi della nostra impresa.
Le richieste di un mercato in costante mutamento, e l’introduzione di miglioramenti nel processo produttivo da parte dei massimi produttori di macchinari per le arti grafiche, ci hanno spinto a mantenere la nostra azienda su standard elevati, senza perdere mai di vista un’attenta politica dei prezzi.