I SERVER DEI FLUSSI DI PRESTAMPA
Per capire di cosa andremo a parlare bisogna innanzitutto capire cosa significa PRESTAMPA.
Col termine PRESTAMPA si intendono tutte le operazioni antecedenti la stampa vera e propria.
Il flusso di lavoro della prestampa è molto più complesso del flusso di lavoro di stampa. Quest’ultimo infatti è un in cui si ricevono delle lastre che vanno stampate secondo date regole.
Le impostazioni di macchina sono misurabili (per esempio la densità degli inchiostri) e regolabili e la macchina (+ carta) può esser calibrata e profilata internamente con molta precisione.
Insomma si può fare in modo che la risposta della macchina sia perfettamente (o abbastanza) conosciuta.
Il flusso di prestampa è più complicato del flusso di stampa, soprattutto per il fatto che è costituito da due parti:
1) il cliente che prepara il file
2) il reparto di prestampa dello stampatore che riceve il file e deve creare le lastre di stampa.
Un cliente (generalmente un grafico) può creare un file perfetto per la stampa compreso di font, immagini a qualità elevata e testo impaginato bene, ma generalmente non è così in quanto molti si improvvisano grafici non sapendo nulla di questa materia.
Questo è dovuto principalmente dal fatto che oggi esistono programmi in tutti i computer già in dotazione come ad esempio il pacchetto office e che questi anche se non sono adatti a preparare file ottimizzati per la stampa vengano usati dai più anche per impaginazioni complesse (a volte capita di vedere interi cataloghi impaginati in Word).
E’ a questo punto che viene il reparto prestampa dello stampatore, che cerca di rimediare, correggere, sistemare il materiale portato dal cliente per cercare di preparare un cosiddetto “impianto di stampa” (oggi tipicamente un PDF) che si riesca a stampare senza problemi, ma non sempre ci si riesce.
Si possono indicare dei principi generali per il flusso di lavoro in stampa digitale, sia da parte del cliente che da parte dello stampatore. Vediamo quali sono i principi oggi comunemente accettati sulla preparazione del documento da stampare (il cosiddetto “impianto di stampa”).
Questo che segue è un elenco di quello che bisogna fare per potere consegnare un documento adatto alla stampa:
• usare la grafica vettoriale invece di quella raster (se è possibile scegliere, per esempio per un logo)
• mantenere le sfumature “vive”, non appiattirle
• mantenere la trasparenza “viva”, non appiattirla
• definire i colori con un profilo CMYK (generalmente Fogra39)
• incorporare tutte le font o trasformare il testo in tracciato
• incorporare le immagini usate con una risoluzione di 300 DPI
• ricordarsi di lasciare 3mm di abbondanza (che poi in fase di lavorazione verrà tagliata) su tutti i lati del documento se vi sono foto che devono risultare al “vivo” pagina.
• Ricordarsi di lasciare almento 3/5 mm di spazio dal margine del documento (qui può andarci solo una foto che deve essere al vivo pagina)
Davide Dall’Agata
Reparto Prestampa