Il visto si stampi

La bozza è una versione di un manoscritto che è stata battuta a tastiera. Queste versioni spesso contengono errori tipografici.

Comunemente un correttore legge la bozza e ne evidenzia gli errori. Gli errori oggetto della correzione non sono solo quelli che riguardano i refusi di scrittura, ma riguardano anche l’aspetto tipografico propriamente detto, vale a dire righe rientranti, corsivi, maiuscoletti, uso del neretto e ogni altra indicazione atta a dare un aspetto editoriale al testo. La bozza è poi restituita alla tipografia che corregge gli errori segnalati. Il proof reading è considerato una specifica abilità che deve essere appresa poiché è nella natura della mente correggere automaticamente gli errori.

Il correttore di bozze è chi rilegge per professione le bozze di un testo destinato alla stampa in modo da trovare e correggere eventuali errori. Il processo di correzione delle bozze è operazione distinta da quella di “cura editoriale” (in inglese editing), che riguarda non solo la ricerca di errori tipografici ma anche la correzione di errori di grammatica e interventi sullo stile del testo.

I correttori di bozze, addetti regolarmente a una tipografia, furono, in un primo tempo, considerati come elementi assai importanti nel complesso lavoro tipografico, e si richiedevano da essi, oltre a una buona cultura generale, doti singolari d’attenzione, di pazienza e di occhio.

La cianografica è un documento di stampa a bassa qualità che viene rilasciata dal tipografo in fase di prestampa, per permettere di fare un controllo generale prima di andare in stampa.
Questo controllo consiste nel rilevare la presenza di immagini a bassa risoluzione, refusi nei testi, mancanza di abbondanze o la presenza di altre sviste che al momento dell’impaginazione possono sfuggire.

Dopo un attento controllo della cianografica, si chiederà al cliente di apporre una firma sul documento per autorizzare la stampa (visto si stampi).
La cianografica non permette comunque di valutare il colore o la qualità dello stampato finale in quanto non è valida come prova colore.

Il visto si stampi è l’autorizzazione a procedere alla stampa o la pubblicazione del proprio volume. Una volta ricevuto il visto si stampi, si procede automaticamente alla stampa o alla pubblicazione dell’opera utilizzando i file autorizzati. Qualsiasi segnalazione di eventuali errori constatati alla ricezione delle copie stampate utilizzando i file confermati con il “visto si stampi” non potranno essere prese in considerazione.

Tania Ruffilli
Reparto Pre-Stampa

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