Inchiostri vegetali
Alta biodegradabilità
La composizione degli inchiostri vegetali è molto simile a quella degli inchiostri tradizionali, con una sola differenza: gli oli minerali sono sostituiti in parte da oli vegetali.
Questi inchiostri garantiscono una riduzione dei Cov (composti organici volatili) e una maggiore facilità nel riciclo dei prodotti stampati, in quanto le vernici e i diluenti che rientrano nella loro formulazione sono esclusivamente di origine vegetale. In assenza di oli minerali il solvente presenta una tossicità minima e sfrutta risorse rinnovabili anziché minerali petrolchimici. Le materie prime impiegate provengono, nel complesso, per l’80-85% da materie rinnovabili, mentre il resto è costituito da pigmenti e additivi. Se questi inchiostri sono abbinati a prodotti di lavaggio appropriati si può, con ragione, parlare di inchiostri ecologici.
Per avere una risposta sulla validità di tale prodotto vengono prese in esame le caratteristiche reologiche dell’inchiostro.
La reologia è la scienza che studia il flusso e la deformazione della materia quando è sottoposta all’azione di una forza. Nel caso degli inchiostri, i quali in fase di stampa vengono sottoposti a sollecitazioni quali macinazione e trasferimenti di ogni genere, è necessario conoscere come cambia il loro comporteranno durante la fase di deposito sul supporto rispetto a quello che si avrebbe prima dell’intervento delle forze esterne.
Tra queste caratteristiche vi sono la viscosità, ossia la quantità di attrito interno che incontrano gli strati vicini di un liquido scorrendo gli uni rispetto agli altri, identifica le caratteristiche di fluidità di un inchiostro e, di conseguenza, la sua capacità di adattarsi ai supporti.
La rigidità, al contrario, caratterizza quei fluidi che non presentano scorrimento finché non sono soggetti a forze di una certa entità.
La tissotropia è il fenomeno per cui un fluido diminuisce di viscosità se viene sottoposto ad un’azione prolungata ed energetica di scorrimento o di agitazione. Dopodiché, lasciato a riposo, il fluido riprende la sua viscosità originale.
Il tiro, o tack, è la resistenza che oppone l’inchiostro quando viene diviso fra due superfici. L’inchiostro oppone una resistenza a questa separazione a causa delle forze di adesione interne fra i suoi componenti. Da questo dipende anche la trasferibilità, ossia la capacità dell’inchiostro di trasferirsi dalla lastra al caucciù e dal caucciù alla carta.
L’adesione rivela la capacità di ancoraggio dell’inchiostro sul supporto.
L’essiccazione è il processo che porta l’inchiostro a passare dallo stato liquido a quello solido.
La brillantezza è l’effetto visivo di lucido percepito guardando uno stampato.
Le tecnologie di stampa attuale prediligono inchiostri caratterizzati soprattutto su una base di olî vegetali rinnovabili, piuttosto che su prodotti derivati da idrocarburi, rendendo gli scarti facilmente rinnovabili.
Ecologia e compatibilità ambientale sono concetti sempre più diffusi e che sempre di più coinvolgono i vari aspetti della produzione industriale, compresa quella della stampa e degli inchiostri ed è per questo che MDM con le proprie certificazioni ha sposato questo concetto.
Leonardo Petrini
Direzione Tecnica