L’importanza di programmare per tempo le proprie attività
Quello che stiamo per attraversare è un periodo complesso, sotto molti aspetti, ancora più complicato di quello che, con molta fatica, ci stiamo mettendo alle spalle.
Sarà un periodo complesso perché è il riflesso di quanto avvenuto dal 2020 in poi. E i primi effetti li abbiamo sotto gli occhi: aumento della benzina, aumento degli additivi da aggiungere ai diesel (AD blue), rincaro delle materie prime in generale.
Quali sono le cause di tali aumenti? Perché dobbiamo temerli e, soprattutto, cosa possiamo fare per arginare questo potenziale pericolo per le nostre aziende?
L’economia riparte tutta in una volta, ma non è un bene. Da qui l’importanza di programmare
Immaginate di aver lasciato un’auto chiusa in garage per un inverno intero. Parliamo di un’auto non proprio nuova fiammante, ma di un mezzo che periodicamente ha bisogno di una buona manutenzione per rimettersi in moto. Ecco, se non la usate da molto tempo, quell’auto non partirà immediatamente; avrà bisogno di una batteria nuova, di un cambio di filtri e olio, di pneumatici nuovi. Di certo ci vorranno pezzi di ricambio e aggiornamenti.
Ecco, quella macchina è la vostra azienda.
E contemporaneamente tutte le aziende del mondo stanno facendo esattamente la stessa cosa: tirar fuori dal garage la propria macchina per ripartire. E non importa se si tratti di concorrenza o altro. Il concetto è che tutti avranno bisogni di controlli, pezzi di ricambio, mano d’opera e un pieno di carburante. Risultato finale? Aumento incontrollabile dei pezzi e delle materie prime, attese per ricevere i pezzi di ricambio, problemi a rimettersi su strada.
È come un’economia che esce fuori da una guerra, per alcuni ci aspetta una crisi peggiore di quella della Lehman Brothers.
Sono aumentati i prezzi delle materie prime e questo fa crescere i prezzi della produzione e, di conseguenza, anche quelli al consumo. Se per fabbricare un telefono nel 2019 servivano 200 euro, ora ne servono 300. E come detto i tempi di attesa per alcuni pezzi di ricambio rasentano gli oltre sei mesi.
La dirigenza di Siemens, il più grande produttore industriale europeo, paragona la catena di approvvigionamento globale a un “ottovolante”, perché il rimbalzo irregolare dell’economia ha portato a shock nei prezzi di materiali come metalli e resine. Almeno per i prossimi due trimestri ci saranno seri problemi di approvvigionamento.
Prezzi in aumento anche nell’industria della carta.
Come riporta Assocarta. Da fine 2020 a giugno 2021, quindi in sei mesi, le cellulose per produrre carta e cartone, hanno subito rincari del 60% (fibra lunga Nbsk) e del 70% (fibra corta eucalipto) toccando rispettivamente i 1.350 dollari/tonnellata e 1.150 dollari/tonnellata. Il mercato europeo è in tensione per un’offerta insufficiente a soddisfare la domanda che resta solida. Rincari record anche per le quotazioni della carta e del cartone da riciclare, saliti rispettivamente del 138% e 143% in sei mesi, da ottobre 2020 a maggio 2021, a 155 e 170 euro/tonnellata. Chi vuole comprare materia prima da riciclare oggi la paga molto di più anche perché il mercato europeo la richiede per il packaging, visto il boom dell’ecommerce durante la pandemia. Ma, oltre a una dinamica di mercato e della legge della domanda e dell’offerta, sui prezzi pesano anche i costi di produzione. Il settore, spiegano da Assocarta, è “energy intensive” e il prezzo del gas in Italia e in Europa è in continua ascesa dall’estate 2020 e non mostra segni di rallentamento. Rispetto al minimo del 2020 il prezzo del gas è oggi nove volte superiore.
Che fare? Come contenere i costi?
La soluzione appare più semplice di quanto si possa pensare: essere consapevoli de l’importanza di programmare per tempo gli ordini in modo da anticipare i rincari e non aver alcun tipo di problema con costi, consegne e possibili ritardi.
Noi di Grafiche MDM questo lo sappiamo bene e saremo al tuo fianco per venire incontro a ogni tua esigenza e nel darti sempre il consiglio più adatto alla tua azienda.